Il Papa agli Evangelizzatori: Questo è il Tempo dell’Impegno Concreto

Ce lo ha detto il più grande degli evangelizzatori di oggi, a noi e a tante altre realtà che come la Comunità Gesù Ama fanno della missione il loro fondamento: “Questo è il tempo favorevole, è il momento dell’impegno concreto!”. Papa Francesco davanti ad oltre 12mila persone riunite in Aula Paolo VI per l’incontro internazionale organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione sul tema “Il progetto pastorale di Evangelii Gaudium”, ha insistito non una, ma più volte, sulla necessità di darsi da fare per portare l’annuncio di salvezza fino alle periferie esistenziali, lì dove tante “pecore senza pastore”, stanche, sfinite, provate dalla realtà quotidiana, hanno bisogno di vicinanza concreta, misericordia, bontà, testimonianza, fatta però di gesti e non solo di parole.

Questa è la Chiesa che dobbiamo essere: missionaria, “in uscita” e il più delle volte “un ospedale da campo”, ha detto il Pontefice, per consolare gli afflitti e fasciare le loro ferite senza spaventarci, senza ripiegarci su noi stessi per paura o per difesa. Quindi il No secco al “clericalismo” e alla “sufficienza”: “quel codificare la fede in regole e istruzioni” che non tolgono la fame e la sete di Dio, oppure quel dire forse ci penserà un altro.  Ancora il Papa ci ha chiesto di uscire instancabilmente ad incontrare quanti cercano il Signore, come fece quel padrone della vigna che aveva tanto lavoro da fare e nessuno che volesse aiutarlo, eppure non si è arreso.  Infine Francesco ci ha messo in guardia dal fare della pastorale “una convulsa serie di iniziative, perdendo l’essenziale dell’impegno dell’evangelizzazione ovvero “l’attenzione “alle persone e al loro incontro con Dio”. Chi non prega, non può evangelizzare. “Una pastorale senza preghiera e contemplazione – ha ammonito il Santo Padre – non potrà mai raggiungere il cuore delle persone. Si fermerà alla superficie senza consentire che il seme della Parola di Dio possa attecchire,germogliare, crescere e portare frutto”. Dal nostro amato Vescovo anche una ricetta importante per essere veri evangelizzatori, che noi vogliamo seguire alla lettera: amore, pazienza e perseveranza: “Non abbiamo la “bacchetta magica” per tutto, ha detto scherzando Francesco, ma possediamo la fiducia nel Signore che ci accompagna e non ci abbandona mai”. Leggi il testo integrale pronunciato dal Papa

Tante le realtà che hanno preso parte a questa due giorni di incontro dedicata all’Evangelizzazione. Ai lavori partecipano pure vescovi e operatori pastorali provenienti da 60 Paesi.  A fare eco alle parole del Papa, mons. Rino Fisichella, presidente del Dicastero pontificio che interpellato su come far arrivare l’annuncio del Vangelo nella società attuale ha risposto:

“Innanzitutto, l’ascolto della Parola di Dio e la contemplazione della Parola di Dio. Papa Francesco è stato molto chiaro in proposito, ha detto: l’evangelizzazione si fa in ginocchio. Una volta che abbiamo questa dimensione, per cui abbiamo di nuovo fissato lo sguardo sull’essenziale, su Gesù Cristo, sulla Parola che ci salva, la grazia trasforma il cuore e ci rende anche capaci di “partecipare ad altri” questa dimensione. Ovviamente c’è il grande tema della formazione: in che modo possiamo vivere e comunicare questa speranza, avendo al centro e a fondamento la Resurrezione di Gesù, e dare questa speranza come risposta alle grandi domande, che sono sempre presenti nel cuore di ogni persona. Quindi lontano dal pensare alla formazione e alla pastorale come qualcosa di teorico, ma come una realtà fortemente esistenziale”.