Dio ci Perdona Sempre: Evangelizzare sulle Parole del Papa

Siamo arrivati a Piazza Santa Maria in Trastevere carichi delle parole di Papa Francesco che aprendo l’inziativa “24 Ore per il Signore”, promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione guidato da mons. Rino Fisichella, ha presieduto in San Pietro una liturgia Penitenziale. E ha fatto quel gesto semplice ma potente di andarsi a confessare prima di amministrare il sacramento della riconciliazione ad alcuni fedeli. Lo ha fatto per dire che tutti siamo peccatori e che tutti indistamente abbiamo bisogno di ricevere la misericordia del Padre. Di questo dono immenso e prezioso Francesco ha parlato anche nella sua omelia prendendo di nuovo spunto, dalla parabola del Figliol Prodigo: “A quanti incontrerete – ha detto – comunicate la gioia del perdono e dite loro che nostro Padre ci aspetta, ci perdona, e di più: fa festa!”. Poi ha insistito: “se tu vieni con tutta la tua vita, con tanti peccati, Lui invece di rimproverarti, festeggia. Chi sperimenta la misericordia divina, è spinto a farsi artefice di misericordia tra gli ultimi e i poveri”.

Infine ci ha consegnato una ricetta infallibile per essere dei buoni cristiani ma soprattutto degli apostoli credibili: convertirsi sempre in ogni momento della vita e restare attaccati a Cristo, “rimanere nell’amore che vince il peccato e dona la forza di rialzarsi”, anche dopo una brutta caduta. Così consapevoli di questo mandato siamo andati ad evangelizzare a parlare del Perdono di Dio, che ti cambia la vita. Per questo evento che si è svolto contemporaneamente in diverse diocesi del mondo, molte chiese sono rimaste aperte 24 ore appunto, notte compresa, per permettere a quanti più fedeli possibili di accostarsi al sacramento della confessione e vivere quella che il Santo Padre stesso ha definito la “festa del perdono”. A Roma in particolare hanno spalancato i loro portoni tre chiese del centro storico  – Sant’Agnese in Agone, Santissime Stimmate, Santa Maria in Trastevere. Qui c’eravano anche noi giovani della Comunità Gesù Ama: con coraggio  ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo provato ad essere quei testimoni veri dell’Amore di Dio che Papa Francesco desiderava che fossimo. Ognuno di noi è stato una pedina che lo Spirito Santo ha potuto muovere sulla scacchiera gremita della piazza: chi annunciava, chi portava una parola di speranza, chi testimoniava il proprio personale incontro con Gesù. Accompagnavamo e accoglievamo i fratelli all’interno della chiesa, dove decine di sacerdoti erano pronti a riconciliarli col Signore mediante la confessione.  Contemporaneamente abbiamo animato l’adorazione eucaristica, che è un momento di preghiera particolare e necessario, quando senti nascere dentro di te il seme della conversione, il desiderio di conoscere Gesù più da vicino:  una lunga fila di fratelli, di ogni provenienza e lingua, portava la propria preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Centinaia di piccole candele accese: centinaia di cuori che prima erano lontani tornavano a dialogare con il Padre. Perché più forte di tutto è l’Amore. Perché il Perdono di Dio è più forte del Peccato.