Anno della Fede: Ripercorriamo con Don Marco i Testi Conciliari

Benedetto XVI ha indetto l’Anno della Fede, con inizio l’11 ottobre 2012, a mezzo secolo dall’inizio del Concilio Vaticano II. L’obiettivo principale, di questa iniziativa è riscoprire la ricchezza e la preziosità dell’eredità spirituale lasciataci da quella specialissima convocazione che ha cambiato la storia della Chiesa e dell’intera società. Anche la Comunità, attraverso alcuni incontri (i prossimi: 22 gennaio 2013, 12 marzo, 21 maggio) guidati dal nostro Assistente Spirituale Don Marco Vianello vuole riflettere su queste tematiche per comprendere insieme l’importanza e l’attualità dei testi lasciati in eredità dai Padri Conciliari. Scarica la scheda

Tali testi, scriveva il beato Giovanni Paolo II, “non perdono il loro valore né il loro smalto. È necessario che essi vengano letti in maniera appropriata, che vengano conosciuti e assimilati come testi qualificati e normativi del Magistero, all’interno della Tradizione della Chiesa … Sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre”. Io pure intendo ribadire con forza quanto ebbi ad affermare a proposito del Concilio pochi mesi dopo la mia elezione a Successore di Pietro: “se lo leggiamo e recepiamo guidati da una giusta ermeneutica, esso può essere e diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa”

[1] GIOVANNI PAOLO II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 57: AAS 93(2001), 308.

[2] Discorso alla Curia Romana (22 dicembre 2005): AAS 98(2006), 52.
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Una breve cronologia del Concilio Vaticano II:

  • L’annuncio (inatteso) della convocazione fu fatto da Giovanni XXIII il 25.1.1959;
  • la Bolla di indizione del Concilio firmata dallo stesso Giovanni XXIII risale al 25.12.1961;
  • Il Concilio fu aperto solennemente l’11.10.1962 in Piazza San Pietro e si svolse nella Basilica Vaticana, adeguatamente attrezzata;
  • La conclusione del Concilio si tenne ufficialmente l’8.12.1965 (tre anni!);
  • Il primo concilio fu indetto sotto Costantino a Nicea nel 325, l’ultimo era stato il Vaticano I (1869-70), durante il pontificato di Pio IX.
  • Per la portata dell’evento, il Concilio Vaticano II fu definito “una nuova Pentecoste per la Chiesa”.

Movimenti ecclesiali precedenti:

Il Concilio non nasce così, dal nulla, ma da una serie di “movimenti” (teologici, spirituali, filosofici) che già nella Chiesa stavano promuovendo una riflessione su temi fondamentali per la vita ecclesiale:

  • Un primo movimento era quello biblico, che auspicava un ritorno alle fonti della fede, in particolare la Bibbia, da parte di tutto il popolo di Dio;
  • Un secondo movimento era quello liturgico: tendeva al recupero dell’indole comunitaria della liturgia, riportando al centro l’assemblea liturgica protagonista della celebrazione (e non solo spettatrice);
  • Un terzo movimento era quello ecumenico, animato dal desiderio di ricostruire l’unità perduta (già Giovanni XIII aveva definito con un termine innovativo “fratelli separati” i cristiani della riforma, ad indicare un clima già più disteso e disposto al dialogo);
  • Un quarto movimento è quello missionario, sviluppatosi sotto la forte spinta delle missioni in Asia e Africa e della relativa riflessione teologica sul senso, i contenuti e gli atteggiamenti della missione
  • Un ultimo movimento è quello laicale, cresciuto per impulso dell’Azione Cattolica, nella riscoperta dell’identità e della missione di tutti i battezzati.

Movimenti sociali precedenti:

Un certo movimento di pensiero prima del Concilio Vaticano II è riscontrabile, oltre che all’interno della Chiesa stessa, anche nel pensiero e nella cultura. In particolare, sono due le “spinte” culturali che influenzeranno i lavori conciliari:

 

  • il personalismo, che si traduce nell’ attenzione alla “persona” e alle sue relazioni con l’Altro e con gli altri;
  • la socializzazione, il fenomeno dell’allargamento costante delle relazioni tra i diversi gruppi umani e tra i popoli, grazie anche allo sviluppo dei mezzi di comunicazione sociale.

I documenti del Concilio Vaticano II

Il Concilio Vaticano II produrrà una serie notevole di documenti, alcuni più fondamentali (le quattro Costituzioni). E’ interessante vedere in serie i temi trattati in ognuno di questi documenti per avere uno sguardo di insieme sulla ricchezza biblica, tradizionale e magisteriale in essi contenuta:

  1. La sacra liturgia: Costituzione Sacrosanctum Concilium
  2. La rivelazione di Dio: Costituzione dogmatica Dei Verbum
  3. La Chiesa: Costituzione dogmatica Lumen Gentium
  4. La Chiesa nel mondo contemporaneo: Costituzione pastorale Gaudium et Spes
  5. La formazione sacerdotale: Decreto Optatam totius
  6. Il ministero e la vita sacerdotale: Decreto Presbyterorum ordinis
  7. L’ufficio pastorale dei vescovi: Decreto Christus Dominus
  8. Il rinnovamento della vita religiosa: Decreto Perfectae caritatis
  9. L’apostolato dei laici: Decreto Apostolicam Actuositatem
  10. L’attività missionaria della chiesa: Decreto Ad Gentes
  11. L’ecumenismo: Decreto Unitatis redintegratio
  12. Le Chiese orientali cattoliche: Decreto Orientalium ecclesiarum
  13. I mezzi di comunicazione sociale: Decreto Inter mirifica
  14. L’educazione cristiana: Dichiarazione Gravissimum educationis
  15. La libertà religiosa: Dichiarazione Dignitatis humanae
  16. Le relazioni della chiesa con le religioni non cristiane: Dichiarazione Nostra Aetate