Ciao sono Loredana di Roma, sono appena tornata dal XV convegno nazionale della Comunità Gesù Ama svoltosi a Montesilvano ed ora posso dire che sono felice di esserci stata.
Premetto che io ero fra coloro che fino all’ultimo non volevano venire, che mettevano mille scuse per declinare l’invito, ma il Signore è stato irremovibile, mi voleva li. Decisi, dopo tanto insistere da parte dei fratelli, di partecipare per soli due giorni, ma suppongo che per il Signore neanche questo fosse sufficiente. Mi ero organizzata per venire con mia cugina, poi lei non ha più potuto, allora, mi sono messa a cercare qualcuno che potesse venire con me, perché comunque da sola proprio non me la sentivo, ma nessuno della mia famiglia poteva accompagnarmi, stavo per rinunciare ancora…Alla fine decisi di partire sola e per lo più di fermarmi a Montesilvano per l’intera durata del convegno, ovvero quattro giorni…
Voi direte… e allora?
Il fatto è che io sono una persona che ha pochissima stima di sè, che soffre di ansia e attacchi di panico da 20 anni circa, che ha bisogno di tutte le sue sicurezze, (casa,famiglia, genitori, Roma). Per capirci fino a poco tempo fa andavo nel panico solo per andare a passare una domenica fuori Roma. Vi potete immaginare cosa volesse dire per me andare 4 giorni da sola lontano da casa, da mio marito, da mio figlio? Comunque ho fatto uno sforzo di volontà e sono approdata al convegno, totalmente sostenuta dallo Spirito Santo.
Le premesse non erano ottime, sono arrivata stanca, mi sentivo smarrita, ho passato tre giorni senza che cambiasse nulla, tre notti insonni ed ero arrivata l’ultimo giorno abbastanza “a pezzi” e anche parecchio desiderosa di tornare a casa mia.
La sera prima avevo incontrato nell’ascensore dell’albergo, Nunzio, un fratello di Vieste che aveva testimoniato dopo una preghier la sua guarigione dagli attacchi di panico e nel breve tragitto gli avevo accennato al fatto che anche io avevo una storia simile alla sua, ma che ancora non ne ero del tutto uscita, lui mi ha guardato e mi ha detto : “io credo che la tua guarigione è vicina!”
Questa frase mi ha colpito, ma poi me ne sono andata in camera a passare la mia ultima notte insonne. Durante la mattinata di martedì 1 maggio, io me ne stavo lì fra la folla osannante, pregando il Signore di farmi tornare a casa con almeno un piccolissimo cambiamento, d’altronde gli avevo dato la mia fiducia ero venuta al convegno per incontrarlo, sfidando tutte le mie paure, i miei dubbi e le contrarietà, ma allo stesso tempo non ci credevo molto, non credevo che sarebbe accaduto.
Ad un tratto una sorella del Pastorale Nazionale, ha annunciato che coloro che nutrivano ancora dei dubbi, che si sentivano sfiduciati ed increduli dovevano alzarsi in piedi, farsi riconoscere per ricevere una preghiera personale. La mia mano si è alzata come una molla e di li a poco due fratelli hanno pregato per me.
Dopo la preghiera, di nuovo un annuncio potente: questa volta il Signore voleva guarire coloro che avevano subito un trauma che aveva arrestato la loro vita.
All’improvviso sono scoppiata in un pianto dirotto, perché mi è venuto in mente il mio primo attacco di panico, 20 anni fa, che è stato traumatizzante, un evento terribile che ha sospeso la mia vita, da quel giorno io ho letteralmente smesso di vivere e ho cominciato, mio malgrado a sopravvivere. Una sorella di Vicenza vedendomi disperata, mossa a compassione, mi si è avvicinata per pregare, prontamente un fratello della servizio d’ordine, le ha detto che avevo già ricevuto preghiera, invece lei era ancora lì accanto a me e mi teneva per mano, nel giro di pochissimo un’ altra sorella è venuta a pregare su di me, chiamando altri fratelli ancora. Dio stava preparando un momento davvero potente e straordinario.
Insomma per la prima volta ho sentito tanto amore per me, ho sentito che Qualcuno si stava prendendo cura dei miei problemi, attraverso questi fratelli, che dopo ho abbracciato e baciato tutti, Gesù mi stava facendo sentire la forza del Suo Spirito d’amore: il mio pianto si è trasformato in sorriso anzi in risata di cuore, tralascio di dirvi tutto ciò che il Signore mi ha detto attraverso di loro, dico solo che finita la preghiera, iniziata la relazione, io avevo uno sguardo inebetito, con un orecchio ascoltavo le parole dell’insegnamento, ma con il cuore e con la bocca non ho fatto altro che lodare Gesù, per più di un’ora non sono riuscita a fermarmi, per la prima volta mi è sgorgata una preghiera di lode spontanea come non mi era mai capitato .
Gesù mi ha guarita, ha rimesso a posto la mia vita, ha tolto il dolore, la paura…E tutto in un attimo, tutto l’ultimo giorno di quel convegno a cui io non volevo partecipare. E’ proprio vero, i tempi di Dio non sono i nostri, ma la fede vince sempre. Ed io ringrazio il Signore perchè proprio al convegno ha cambiato la mia vita!